Parola alla Comunità Energetica
-
21 febbraio 2024
I tanti significati di Comunità Energetica: non soltanto un nuovo modello di produzione e gestione dell’energia, ma un vero e proprio centro di valore che interagisce con tutta la comunità.
Scopriamola nei suoi diversi significati attraverso le parole scelte dai nostri esperti: Matilde Scandroglio, Open Innovation and Strategic Partnership Expert, e Roberto Gatti, Head of Energy Technologies and Solutions.
In un ipotetico dizionario del 2024 “Comunità Energetica” sarà uno dei termini più consultati, soprattutto grazie al decreto di incentivazione alla diffusione dell’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, approvato a novembre 2023 dalla Commissione Europea. Una realtà destinata a rafforzarsi nei prossimi cinque anni: l’Electricity Market Report 2023 firmato dall’l’Energy&Strategy School of Management Politecnico Milano valuta in circa 7 GW il potenziale fotovoltaico installabile al 2028. Attualmente è difficile ipotizzare in quante comunità energetiche si tradurrà questa stima: molto dipenderà dalle dimensioni di queste ultime, dalla loro composizione e dalla declinazione del quadro regolatorio che dovrebbe concludersi all’inizio del 2024.
Le variabili sono molte ma già oggi possiamo immaginarne il funzionamento nella vita di ogni giorno. Proviamo a visualizzarla come una ragnatela che collega ad esempio le case, il municipio, e poi ancora la scuola, la piscina, il panificio e l’officina meccanica. Qualcuno di questi edifici sarà dotato di un impianto fotovoltaico e, in molti casi, di batterie per l’accumulo, qualcun altro no. In ognuno però ci sarà chi studia alla luce di una lampada, chi stira, chi guarda la televisione, chi si asciuga i capelli in uno spogliatoio, chi ricarica l’auto elettrica e chi sta usando un registratore di cassa. Questo è reso possibile anche grazie all’impiego di energia elettrica prodotta localmente da fonti rinnovabili e autoconsumata in maniera collettiva.
Comunità energetica, in questo spaccato di realtà, smette di essere una definizione e diventa viva, attiva. La parola passa ai diversi partecipanti, quei cittadini consapevoli, energy citizen, che agendo collettivamente stanno costruendo un futuro che finora abbiamo solo immaginato.
Comunità energetica: la definizione
Secondo la Direttiva UE 2018/2001 (RED II) si tratta un soggetto giuridico basato sulla partecipazione “aperta e volontaria”, che è “autonomo” ma soggiace a una vicinanza dei membri agli impianti di produzione. Può essere costituita da “persone fisiche, PMI o autorità locali, comprese le amministrazioni comunali” e il suo obiettivo principale è “fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai suoi azionisti o membri o alle aree locali in cui opera”.
Dal punto di vista tecnico potremmo parlare di una rete virtuale tra più unità produttive e di consumo che accoglie soggetti diversi ma dove tutti ricevono benefici. Momento centrale, che contraddistingue l’appartenenza a una comunità energetica, è la condivisione dell’energia: chi ha un proprio impianto non solo può produrre l’energia per consumarla direttamente, ma anche condividere quella non autoconsumata con gli altri membri della comunità e ricevere per questo un premio economico.
Definirla esclusivamente come modello di autoproduzione e gestione dell’energia sarebbe però riduttivo: si tratta infatti di un complesso valoriale più ampio dove termini come condivisione, educazione, cambiamento assumono un particolare significato. Questo è già insito nell’ etimologia latina di comunità: cum munio, costruire insieme.
Plenitude oggi è già a fianco di chi vuol contribuire alla transizione energetica attraverso la costituzione di comunità energetiche: dalla verifica di fattibilità al progetto, dalla fornitura degli strumenti per produrre energia proveniente da fonti rinnovabili fino al collaudo e alla gestione delle pratiche amministrative. Un percorso che possiamo costruire solo insieme: scoprilo qui.
Altri progetti correlati
STORIE DI BUSINESS - 02/01/2024
La storia del fotovoltaico: l'Ottocento
Nel 1839 il fisico Antoine Cesar Becquerel scopre l’effetto fotovoltaico ma bisognerà aspettare la fine del secolo per vedere in funzione la prima cella solare.
STORIE DI BUSINESS - 02/01/2024
La storia del fotovoltaico: il primo Novecento
Da Ciamician e Einstein fino alla prima cella fotovoltaica: ecco come il sole è diventato una fonte primaria di energia.
STORIE DI BUSINESS - 02/01/2024
Smart Home, una splendida cinquantenne
Un ingegnere americano e il prototipo del computer di casa Echo IV: comincia così, nel 1967, la lunga storia della domotica, con una serie di dispositivi per fare della casa un ecosistema intelligente.