In occasione della Giornata della Donna, Plenitude ha rinnovato il suo impegno per contrastare ogni forma di discriminazione, proponendo una campagna dal valore simbolico. "Stai zitta", "È un lavoro da uomo", "Ai soldi ci penso io", "O il lavoro o la famiglia", "Stai al tuo posto". Cinque frasi che, ancora oggi, possono rientrare nel vissuto di molte donne, limitandone le opportunità e alimentando le disuguaglianze. Plenitude, in occasione dell'8 marzo, Giornata Internazionale dei Diritti della Donna, rinnova il suo impegno per contrastare ogni forma di discriminazione con l’iniziativa "Ballshit". Un progetto che ha avuto inizio lo scorso autunno quando, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, durante il riscaldamento della partita di Eurolega del 21 novembre contro il Maccabi Tel Aviv, i giocatori dell'Olimpia hanno utilizzato palloni da basket con impresse frasi emblematiche degli stereotipi più diffusi.Per questo 8 marzo Plenitude propone un nuovo capitolo dell’iniziativa: i palloni da basket vengono sostituiti da palline antistress, più piccole e facili da portare con sé ma non per questo meno potenti: per “schiacciare” insieme tutte le frasi stereotipo. Con questa nuova collezione di “Ballshit” l’azienda torna al fianco delle donne per arginare le frasi offensive, come quelle riportate in apertura dell’articolo, che possono sentirsi rivolgere ogni giorno. "Ballshit": un invito al dialogoLe "Ballshit" - distribuite in tutti i flagship store Plenitude a partire dal 7 marzo e alle persone Plenitude - sono un modo per evidenziare alcuni degli stereotipi che ancora persistono nella nostra società. Ma non solo. Nei punti vendita di Milano, il 7 marzo in corso Buenos Aires, e l’8 marzo a Bologna, gli utenti potranno incontrare personalmente l’artista Isabella Bersellini, intenta a dipingere in diretta alcune palline, con le sue efficaci illustrazioni.Le palline sono accompagnate da poster e t-shirt con illustrazioni realizzate dalla stessa artista, rafforzando visivamente il messaggio della campagna. Oltre l'8 marzo: l'impegno di Plenitude per la parità di genereLa promozione di una cultura basata sul rispetto e sulla parità di genere rappresenta un impegno continuo per Plenitude. L'ottenimento della certificazione UNI PdR 125:2022, convalidato da Certiquality, attesta l'efficacia del percorso intrapreso dall'azienda nel valorizzare l'equità di genere. Analogamente, il Report di Sostenibilità e Relazione d’Impatto 2023 evidenzia un divario retributivo di genere pari al 97%, confermando al contempo l'obiettivo strategico di Plenitude di conseguire la piena parità salariale e di genere entro il2025 (già al 47,7% a fine 2023).Plenitude ha promosso diverse iniziative su questo tema dedicate alle sue persone, tra cui l’incontro dello scorso anno, con autrici come Francesca Cavallo e Gabriella Greison, e l’avvio di un percorso di consapevolezza volto a sostenere l’indipendenza finanziaria femminile.Anche quest'anno, in occasione dell'8 marzo, l’azienda rilancia il suo impegno contro la discriminazione. 'Ballshit' è un simbolo: la parità di genere riguarda tutti, perché valorizzare ogni voce arricchisce la società. Educare al rispetto, a partire dalle nuove generazioni, è fondamentale per un futuro privo di diseguaglianze e discriminazioni di genere.
Persone
Promuoviamo una cultura inclusiva che mette al centro le persone e le loro competenze, dando priorità al loro benessere e incentivando comportamenti etici con progetti sempre nuovi.
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Quattro tappe in altrettanti Paesi per scoprire i luoghi Plenitude nel mondo grazie a una maratona virtuale.Il Virtual Tour è un’iniziativa sportiva e digitale grazie alla quale le persone Plenitude, suddivise in squadre, percorrono km divertendosi con il proprio sport preferito, grazie all’utilizzo di una piattaforma digitale che permette di tracciare e condividere la propria attività fisica. L'obiettivo non è vincere ma contribuire tutti e tutte insieme a scoprire gli itinerari virtuali ideati per conoscere gli impianti di energia rinnovabile Plenitude nel mondo. C’è chi ha percorso centinaia di chilometri in bicicletta e chi, semplicemente, ha migliorato il proprio stile di vita iniziando ad andare a piedi al lavoro, chi ha ripreso ad andare a nuoto e chi invece si è messo a conteggiare i passi tra le corsie del supermercato.Virtual tour: l’ispirazioneIl Virtual Tour ha portato team composti dalle persone Plenitude di tutto il mondo a percorrere itinerari virtuali alla scoperta di alcuni dei Paesi dove sono presenti i principali impianti di produzione di energie rinnovabili: Italia, Kazakistan, Texas e Spagna. Tutto è iniziato dall’idea di utilizzare lo sport come promotore del benessere fisico fra le persone di Plenitude formando diversi team per condividere i chilometri percorsi in una delle app che offrono il servizio. Un’iniziativa nata in ufficio e diventata in breve tempo un'opportunità per tutti.Virtual tour: come funzionaNel Virtual Tour tutto (o quasi) è concesso, a patto che sia movimento. Questo fa sì che l’esperienza sia aperta al più ampio pubblico possibile, senza distinzione di genere, di età, di abilità personali. Le squadre sono composte da circa dieci persone che insieme avevano l’obiettivo di percorrere complessivamente oltre mille chilometri. Come in ogni viaggio, ci sono state tappe per ammirare il panorama, conoscere la cultura locale, farsi rapire da una storia o da un piatto. In questo caso, si è vissuto tutto virtualmente grazie agli approfondimenti pubblicati sui social interni man mano che i team avanzavano verso una nuova tappa.Le nostre “strade blu”Il viaggio non ha percorso le grandi arterie, ma le strade secondarie che attraversano le periferie, i paesi, le campagne: quelle che un tempo – nelle cartine degli Stati Uniti – erano chiamate “strade blu”, dal colore con cui erano indicate in mappa. Sono i luoghi della quotidianità suggeriti da chi vive nei Paesi ospitanti il Virtual Tour: l’angolo sconosciuto da cui si osserva un panorama indimenticabile, l’indirizzo sicuro dove “si mangia bene” o magari quel cinema in periferia che li ha fatti innamorare. In questo modo la realtà di tutti i giorni delle persone Plenitude diventa protagonista del viaggio, a partire dai luoghi di lavoro, quegli impianti che contribuiscono alla produzione di energia rinnovabile situati in tutto il mondo. La rete dell’energia viene a coincidere con quella umana: tra i partecipanti al Virtual Tour si innescano relazioni che li hanno spinti a condividere, a loro volta, le proprie “strade blu”. C’è chi ha pubblicato il sentiero di campagna dove fa jogging, chi un’immagine dell’escursione in montagna. La condivisione tramite app favorisce l’emulazione positiva.I risultati che spingono a camminareIl bilancio delle quattro tappe organizzate nel 2023 e nel 2024 è di circa 56mila chilometri percorsi complessivamente dai 300 partecipanti. Al di là dei numeri, però, il risultato principale è nel cambiamento dello stile di vita apportato da alcuni tra i partecipanti. Molti, infatti, grazie a questo confronto positivo con gli altri, hanno riscoperto il piacere di mettersi in moto. Non solo: hanno avuto l’opportunità di conoscere nuove persone, trovare ispirazioni per futuri viaggi e, perché no, provare nuovi sport che li hanno appassionati. Un’esperienza che continua a portare benefici, in attesa del 2025, quando sarà di nuovo tempo di rimettersi in movimento.
Anche quest’anno Plenitude ha deciso di aderire a Orange The World, la campagna mondiale delle Nazioni Unite contro la violenza sulle donne e per la salvaguardia dei diritti umani.Il 25 novembre, come tutti gli anni, si svolgerà la campagna mondiale Orange The World, istituita dalle Nazioni Unite per sensibilizzare le comunità sul tema, terribilmente attuale, della violenza sulle donne e sulla salvaguardia dei diritti umani. Le origini del 25 novembreLa storia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne ha origine più di 60 anni fa a Santo Domingo, dove il 25 novembre 1960 le sorelle Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, attiviste politiche contro il regime dittatoriale in vigore, vennero brutalmente attaccate e uccise su ordine del dittatore Rafael Leónidas Trujillo.Le tre donne si stavano recando in auto a trovare i loro mariti, detenuti politici, in carcere. La jeep su cui viaggiavano venne bloccata dagli Agenti del Servizio di Informazione Militare e dopo il delitto venne gettata in un precipizio, per provare a simulare un incidente. I tentativi di insabbiare l’omicidio non convinsero però l’opinione pubblica domenicana e gli avvenimenti del 25 novembre diedero il via al declino del regime di Trujillo, che venne infatti deposto e giustiziato a maggio dell’anno successivo, dopo più di 30 anni di dittatura.Nel 1981, a Bogotà in Colombia, venne scelto proprio il 25 novembre, in memoria delle sorelle Mirabal, per celebrare la Giornata internazionale della violenza contro le donne.Nel 1993 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite approvò la Dichiarazione per l'eliminazione della violenza contro le donne ufficializzando la data scelta dalle attiviste latinoamericane, e precisando cosa si intende per violenza contro le donne:“Qualsiasi atto di violenza di genere che si traduca o possa provocare danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia che avvengano nella vita pubblica che in quella privata”. I numeri della violenza in Italia e nel mondoSono passati 63 anni dall’assassinio delle sorelle Mirabal, ma la violenza contro le donne rappresenta ancora un problema molto grave in Italia e in molte parti del mondo.La violenza ha effetti negativi a breve e a lungo termine, sulla salute fisica, mentale, sessuale e riproduttiva della vittima. Le conseguenze possono determinare per le donne isolamento, incapacità di lavorare, limitata capacità di prendersi cura di sé stesse e dei propri figli. I bambini che assistono alla violenza all’interno dei nuclei familiari possono soffrire di disturbi emotivi e del comportamento. Gli effetti della violenza di genere non hanno effetti negativi solo chi la riceve direttamente, ma si ripercuotono anche chi è vicino alla vittima e sul benessere dell’intera comunità.Nel mondo la violenza di genere colpisce 1 donna su 3, e solo in Italia il numero dei femminicidi commessi nel 2023 è superiore a cento, di cui una grandissima parte compiuti dal compagno o dall’ex partner della vittima. I dati ISTAT mostrano come il fenomeno della violenza domestica sia stato incrementato dalla pandemia e che più del 30% delle donne abbia subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le attività di PlenitudeConsapevole della necessità di un cambiamento culturale profondo, ma anche dell’importanza di attivarsi per fornire tutte le informazioni più utili, Plenitude contribuirà a diffondere consapevolezza sui mezzi a disposizione per chi è vittima o testimone di violenza. In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, le luci di 14 Flagship Store Plenitude si tingeranno di arancio e in evidenza sulle vetrine sarà presente il numero da chiamare in caso di emergenza: 1522.Il numero di emergenza è stato inoltre comunicato in circa 1 milione di bollette relative ai consumi del mese di novembre in un apposito box dedicato alle iniziative speciali.I Flagship Plenitude interessati dall’iniziativa sono i seguenti: Milano C.so Buenos Aires 3 angolo panfilo Castaldi 41;Milano Via Torino 34;Bologna Via Ugo Bassi 25/E; Treviso C.so del Popolo 67; Padova C.so Garibaldi 9 ;Vicenza C.so Palladio 2-4; Parma Strada della Repubblica 6; Genova via San Vincenzo 106; Brescia Corso Palestro 38/D; Verona Corso Porta Borsari 53;Catania Via Gelso Bianco – Centro Commerciale «Le Porte di Catania»; Roma Via Cola di Rienzo 159-161; Reggio Emilia Via Emilia Santo Stefano 1/d; Torino Via Giuseppe Garibaldi 22.
Giornata contro la violenza sulle donne: le iniziative di Plenitude per l'empowerment femminile.La violenza contro le donne si manifesta in molteplici forme, alcune palesi, altre più subdole e silenziose. Tra queste, la violenza economica rappresenta un grave fenomeno, a volte sottovalutato. Perché mette le radici proprio nel modo in cui è disegnato un archetipo della nostra società: l'uomo che si occupa economicamente della famiglia e che gestisce i conti, la donna che è impegnata nella gestione quotidiana dei figli e della casa. Limitare l'accesso alle risorse finanziarie, controllare le spese e impedire l'autonomia decisionale sono tutte forme di prevaricazione che ledono la libertà e la dignità della persona. Dati Ipsos del 2023 rivelano che il 49% delle donne in Italia ha subito violenza economica, percentuale che sale al 67% tra le separate o divorziate. Il 15% deve giustificare al partner ogni spesa e il 14% ha subìto decisioni finanziarie senza essere consultata.In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Plenitude si impegna attivamente contro la violenza di genere, con particolare attenzione alla violenza economica, e riafferma il proprio impegno con iniziative concrete per promuovere l'indipendenza finanziaria femminile.Consapevolezza economica: un viaggio per l'empowerment femminileNel suo percorso di sostegno alle donne per una piena parità di genere, Plenitude celebra il 25 novembre con un importante evento interno dal titolo "Un viaggio verso la consapevolezza economica". La testimonianza di Francesca Cavallo, autrice del bestseller per l'infanzia “Storie della buonanotte per bambine ribelli” e dell'autobiografia “Ho un fuoco nel cassetto” ci presenta la storia di una donna che ha subito violenza economica in prima persona e oggi concepisce il suo denaro come un mezzo di libertà e autodeterminazione. L'analisi poi di Edoardo Lozza, docente di Psicologia Economica all’Università Cattolica di Milano, apre una finestra sul denaro come sistema di mutua fiducia più potente della storia umana e su come la donna, suo malgrado, ne sia stata tenuta lontana fin dal principio.«Il gender gap nell’approccio al denaro esiste eccome, frutto di stereotipi che si sono consolidati nel tempo. Questo significa che un percorso di consapevolezza finanziaria non può prescindere dalla consapevolezza della nostra personale relazione col denaro, ma anche di alcuni dei più sorprendenti effetti che il denaro ha su di noi. Effetti e conseguenze che si fanno notare anche all’interno dei contesti aziendali: da qui nasce la responsabilità di parlarne e di scardinare modus operandi e approcci consolidati» spiega Edoardo Lozza.L'ironia tagliente della stand-up comedian Giulia Cerruti permette di affrontare con leggerezza, ma senza sminuirne la complessità, le difficoltà che ancora oggi incontra una donna che decide di assumere il controllo della propria vita finanziaria, mentre Annalisa Monfreda, co-fondatrice di Rame - azienda che vuole rendere accessibile a tutti il benessere finanziario - pone le basi per un vero e proprio percorso di consapevolezza finanziaria che accompagnerà le donne e gli uomini Plenitude nei prossimi mesi.«La violenza economica è una di quelle tematiche per cui la consapevolezza è cruciale: nel momento stesso in cui la persona realizza di esserne vittima, è già sulla strada per venirne fuori. Le aziende possono giocare un ruolo prezioso nell'acquisizione di questa consapevolezza e più in generale nella spinta al cambiamento culturale. E questo perché il benessere dei dipendenti passa anche dalla loro serenità economica e dalla loro libertà di autodeterminarsi» spiega Annalisa Monfreda.
Eni Plenitude S.p.A. Società Benefit ha conseguito la certificazione per la parità di genere secondo la Prassi di Riferimento UNI PdR 125:2022, strumento nato per incoraggiare le aziende italiane ad adottare misure concrete per colmare il divario di genere.2154. È l'anno in cui, secondo il Global Gender Gap Report 2023 pubblicato dal World Economic Forum, si raggiungerà la piena equità di genere a livello mondiale. Un traguardo molto ambizioso, fortemente sostenuto dall'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell'ONU, che dedica il suo quinto obiettivo all'uguaglianza di genere e all'emancipazione di tutte le donne e le ragazze. Un obiettivo che l'Italia ha fatto suo introducendo nel 2022 la normativa sulla certificazione sulla parità di genere. Certificazione che Plenitude ha appena conseguito, secondo la Prassi di Riferimento UNI PdR 125:2022, al termine di un processo di audit svolto da Certiquality - primario organismo di certificazione al servizio delle imprese - che ha riconosciuto l’impegno concreto dell’azienda nel valorizzare l'equità di genere al suo interno. La certificazione è stata ottenuta a seguito di un processo di misurazione, rendicontazione e valutazione di un insieme di molteplici indicatori qualitativi e quantitativi, distribuiti in sei aree:Cultura e strategiaGovernanceProcessi Human ResourcesOpportunità di crescita e inclusione delle donne in aziendaEquità remunerativa per genereTutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro“Come Società Benefit, abbiamo la responsabilità di favorire un cambiamento culturale attraverso azioni concrete che mirano a colmare la differenza di genere e a promuovere l'inclusione e la diversità. La certificazione ottenuta non rappresenta un traguardo, ma una tappa di un percorso quotidiano fatto di scelte coraggiose, iniziative concrete e un impegno costante per la promozione della parità di trattamento e di opportunità per tutte le persone. Un percorso che continueremo a portare avanti, integrando sempre di più gli ambiti ESG nei nostri piani aziendali, per creare un ambiente di lavoro equo e privo di discriminazioni legate al genere” racconta Cristina Chiorazzi, Head of Diversity & Inclusion di Plenitude. La certificazione ha valenza triennale ed è soggetta a monitoraggio annuale. La conferma richiede dunque un miglioramento del punteggio degli indicatori nel tempo, monitorati tramite un sistema di gestione che tiene conto di dati, avanzamento del piano strategico e una documentazione di processo aggiornata.Le iniziative aziendali per la parità di genereL’attenzione all’equilibrio di genere, così come alla diversità e all'inclusione, rappresenta una risorsa da valorizzare, una visione plurale che arricchisce l'azienda, per costruire ogni giorno un ambiente di lavoro in cui ognuno possa sentirsi riconosciuto e apprezzato nella propria unicità. Negli anni, questa visione è stata valorizzata in Eni, e così in Plenitude, azienda del gruppo, con l'adozione di un Codice Etico che definisce i valori e i principi che guidano l'azienda, di una Zero Tolerance Policy che delinea i principi di riferimento e le condotte vietate per assicurare un ambiente di lavoro libero da violenza e molestie di qualsiasi forma e di una Policy ECG Diversity and Inclusion, che promuove la diffusione della cultura D&I all'interno dell’azienda attraverso continue iniziative di formazione, comunicazione ed engagement. L'attenzione alla parità di genere si manifesta nei processi legati alle risorse umane, come nei piani di welfare aziendali e nella tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro, facilitata da servizi dedicati al rientro post maternità e da interventi basati sulla genitorialità condivisa. Plenitude ha fatto propria questa cultura aziendale e, anche in coerenza con il suo status di Società Benefit, pone particolare attenzione al tema Diversity & Inclusion, avendo un presidio, composto dal comitato di sostenibilità e dall'unità D&I che gestisce e monitora le tematiche legate all'inclusione, alla parità di genere e all'integrazione. In particolare, sono stati modificati e inseriti processi per identificare, approfondire e risolvere qualsiasi forma di non inclusività e sono stati definiti specifici obiettivi legati alla parità di genere. I processi legati alle risorse umane sono stati integrati per favorire l'inclusione, la parità di genere e l'integrazione di tutte le persone, a partire dalla selezione, gli on-boarding neutrali e la valutazione delle performance. È garantita l'equa partecipazione ai percorsi di formazione e la mobilità interna si basa sui principi di un'organizzazione inclusiva e rispettosa della parità di genere. È un impegno che non si esaurisce all'interno dell'azienda, ma che Plenitude condivide con tutte le sue persone, i partner e la società, grazie a iniziative di comunicazione mirate. Tra queste ricordiamo la partnership con la squadra di basket Olimpia Milano, i cui giocatori, in occasione della Giornata Internazionale della Donna 2024, hanno indossato magliette con messaggi di sensibilizzazione sul tema della difesa dei diritti delle donne e sulle discriminazioni di genere. Oppure iniziative ed eventi come l'incontro in diretta streaming con la scrittrice e performer teatrale Gabriella Greison, che ha raccontato le storie ad alto impatto emotivo e simbolico di sei donne scienziate del XX Secolo, scelte per celebrare l'8 marzo. Come anche la collaborazione di Eni con Valore D, attraverso la quale anche Plenitude sostiene il programma Inspiring Girls attraverso l’espressione di proprie Role Models. Il progetto, sviluppato a livello internazionale è rivolto alle giovani generazioni, e mira a incoraggiare le ragazze a seguire le proprie aspirazioni, libere da stereotipi, grazie alla testimonianza a scuola di donne professioniste in ambito Stem.Fino a una comunicazione più rispettosa e priva di elementi discriminanti, perché il linguaggio ha un ruolo fondamentale nel creare un luogo di lavoro accogliente, che favorisca il benessere della persona, come è stato sottolineato e condiviso anche grazie al webinar “Comunicare (è) Inclusione – Parole e Pensieri per star bene”, organizzato con il supporto di una agenzia specializzata in comunicazione inclusiva e accessibile.La strada verso la parità di genere è tracciata anche dal Report di Sostenibilità e Relazione d'Impatto 2023, che pone tre importanti obiettivi per il 2025, come la piena parità di remunerazione tra uomini e donne, l'equilibrio di genere all'interno dell'azienda (obiettivo già raggiunto da Plenitude Italia) e il 40% di posizioni manageriali in Italia e all’estero ricoperto da donne.
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In occasione della Giornata della Donna, Plenitude ha rinnovato il suo impegno per contrastare ogni forma di discriminazione, proponendo una campagna dal valore simbolico.
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Anche quest’anno Plenitude ha deciso di aderire a Orange The World, la campagna mondiale delle Nazioni Unite contro la violenza sulle donne e per la salvaguardia dei diritti umani.
Giornata contro la violenza sulle donne: le iniziative di Plenitude per l'empowerment femminile.
La Call for Innovation che ha già coinvolto le persone Plenitude in tutto il mondo in passato, ripartirà con una nuova edizione a ottobre, ancora una volta nel segno del futuro e della partecipazione attiva.
Eni Plenitude S.p.A. Società Benefit ha conseguito la certificazione per la parità di genere secondo la Prassi di Riferimento UNI PdR 125:2022, strumento nato per incoraggiare le aziende italiane ad adottare misure concrete per colmare il divario di gener