L’installazione artistica immersiva realizzata con 500 metri di rame, progettata dallo studio internazionale di design e innovazione CRA - Carlo Ratti Associati con la collaborazione di Italo Rota, dopo le tappe di Milano, Madrid, Sanremo e Bergamo troverà la collocazione definitiva presso il Dynamo Camp in Toscana. Scopriamo insieme cosa la rende unica e come coinvolge ambiente e persone che entrano in contatto con lei.
Siamo capaci di percepire sensazioni attraverso i cinque sensi: vista, udito, gusto, olfatto e tatto. Fanno parte dell’energia vitale che ogni giorno ci permette di interagire con il mondo circostante. Anche l’energia del pianeta può essere percepita attraverso i cinque sensi. Questo è il concept dell’installazione artistica immersiva Feeling the Energy di Plenitude: permette al visitatore di fare un’esperienza multisensoriale, lungo un percorso in cui l’energia può essere percepita in diversi modi, attraverso i cinque sensi. L’installazione sottolinea l’importanza della collaborazione tra le persone: è grazie alla sinergia tra gli esseri umani e la natura che si assiste infatti alla produzione di un’energia vitale in grado di muovere il nostro pianeta ogni giorno.
L’opera è realizzata con 500 metri di rame antibatterico che danno vita a un percorso lungo il quale le persone possono sperimentare, attraverso dinamiche di gioco ingaggianti, diverse forme di produzione di energia sostenibile, come quella solare, eolica, il raffreddamento evaporativo e persino l’energia sonora. In ottica di circolarità, grazie appunto alle proprietà del rame, Feeling the Energy riflette così l’impegno di Plenitude di essere abilitatore della transizione energetica.
L’installazione artistica e immersiva, progettata dallo studio internazionale di design e innovazione CRA - Carlo Ratti Associati con la collaborazione di Italo Rota, è dunque dedicata alle molteplici forme dell’energia. Feeling the Energy può essere percepita in diversi modi attraverso i 5 sensi e nel percorso dell’installazione l’energia si rivela in varie forme: dal suono, alla luce, al vento, tutto produce energia di cui beneficiamo ogni giorno nelle nostre vite.
Seguendo questo percorso chi interagisce con l’installazione può scoprire come nasce un suono soffiando sugli elementi della living orchestra o giocando con uno xilofono. In entrambi i casi è la vibrazione a trasmettere l'energia necessaria a produrre ciò che ascoltiamo. Le girandole spinte dal vento si muovono a velocità diverse in base alla forza impressa: la stessa cosa accade negli impianti alimentati a energia eolica. Infine, la luce del sole permette, grazie a dei pannelli fotovoltaici, di trasformare i raggi in energia elettrica, alimentando potenzialmente molti dei dispositivi che ogni giorno utilizziamo. Per i più curiosi c’è anche la “scorciatoia auditiva” attraverso cui comunicare in una sorta di telefono senza fili. L’energia immagazzinata durante il giorno, anche grazie a pannelli fotovoltaici di ultima generazione, serve per illuminare l’ambiente circostante durante le ore serali e ad alimentare dei vaporizzatori ad acqua che rinfrescano il clima nelle giornate più calde e nutrono gli spazi verdi circostanti.
Le persone hanno iniziato a conoscere Feeling The Energy in occasione della Design Week 2022, a Milano all'Orto Botanico di Brera. Il percorso di Feeling the Energy ha fatto una tappa a Madrid in Spagna, presso il Real Jardín Botánico, a Sanremo, in occasione del Festival della canzone italiana 2023, e poi ancora a Bergamo, che insieme a Brescia è Capitale italiana della Cultura 2023. La tappa finale dell’installazione sarà al Dynamo Camp a Limestre in provincia di Pistoia, in un'oasi di oltre 900 ettari di verde dove c’è la struttura che si occupa di terapia ricreativa per bambini e adolescenti con delle malattie croniche.
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