Giornata contro la violenza sulle donne: le iniziative di Plenitude per l'empowerment femminile.
25 novembre 2024
La violenza contro le donne si manifesta in molteplici forme, alcune palesi, altre più subdole e silenziose. Tra queste, la violenza economica rappresenta un grave fenomeno, a volte sottovalutato. Perché mette le radici proprio nel modo in cui è disegnato un archetipo della nostra società: l'uomo che si occupa economicamente della famiglia e che gestisce i conti, la donna che è impegnata nella gestione quotidiana dei figli e della casa. Limitare l'accesso alle risorse finanziarie, controllare le spese e impedire l'autonomia decisionale sono tutte forme di prevaricazione che ledono la libertà e la dignità della persona. Dati Ipsos del 2023 rivelano che il 49% delle donne in Italia ha subito violenza economica, percentuale che sale al 67% tra le separate o divorziate. Il 15% deve giustificare al partner ogni spesa e il 14% ha subìto decisioni finanziarie senza essere consultata.
In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Plenitude si impegna attivamente contro la violenza di genere, con particolare attenzione alla violenza economica, e riafferma il proprio impegno con iniziative concrete per promuovere l'indipendenza finanziaria femminile.
Nel suo percorso di sostegno alle donne per una piena parità di genere, Plenitude celebra il 25 novembre con un importante evento interno dal titolo "Un viaggio verso la consapevolezza economica". La testimonianza di Francesca Cavallo, autrice del bestseller per l'infanzia “Storie della buonanotte per bambine ribelli” e dell'autobiografia “Ho un fuoco nel cassetto” ci presenta la storia di una donna che ha subito violenza economica in prima persona e oggi concepisce il suo denaro come un mezzo di libertà e autodeterminazione. L'analisi poi di Edoardo Lozza, docente di Psicologia Economica all’Università Cattolica di Milano, apre una finestra sul denaro come sistema di mutua fiducia più potente della storia umana e su come la donna, suo malgrado, ne sia stata tenuta lontana fin dal principio.
«Il gender gap nell’approccio al denaro esiste eccome, frutto di stereotipi che si sono consolidati nel tempo. Questo significa che un percorso di consapevolezza finanziaria non può prescindere dalla consapevolezza della nostra personale relazione col denaro, ma anche di alcuni dei più sorprendenti effetti che il denaro ha su di noi. Effetti e conseguenze che si fanno notare anche all’interno dei contesti aziendali: da qui nasce la responsabilità di parlarne e di scardinare modus operandi e approcci consolidati» spiega Edoardo Lozza.
L'ironia tagliente della stand-up comedian Giulia Cerruti permette di affrontare con leggerezza, ma senza sminuirne la complessità, le difficoltà che ancora oggi incontra una donna che decide di assumere il controllo della propria vita finanziaria, mentre Annalisa Monfreda, co-fondatrice di Rame - azienda che vuole rendere accessibile a tutti il benessere finanziario - pone le basi per un vero e proprio percorso di consapevolezza finanziaria che accompagnerà le donne e gli uomini Plenitude nei prossimi mesi.
«La violenza economica è una di quelle tematiche per cui la consapevolezza è cruciale: nel momento stesso in cui la persona realizza di esserne vittima, è già sulla strada per venirne fuori. Le aziende possono giocare un ruolo prezioso nell'acquisizione di questa consapevolezza e più in generale nella spinta al cambiamento culturale. E questo perché il benessere dei dipendenti passa anche dalla loro serenità economica e dalla loro libertà di autodeterminarsi» spiega Annalisa Monfreda.
L’impegno di Plenitude contro la violenza di genere passa anche attraverso lo sport, linguaggio universale capace di raggiungere un pubblico vasto e trasversale. Lo fa scendendo in campo insieme a Olimpia Milano, con un'iniziativa di sensibilizzazione contro gli stereotipi di genere, con focus sulla violenza economica.
Durante il riscaldamento della partita di Eurolega del 21 novembre contro il Maccabi Tel Aviv, i giocatori dell'Olimpia hanno utilizzato palloni con impresse frasi emblematiche degli stereotipi più diffusi: “Sei roba mia”, “Se l’è cercata”, “Non ha bisogno di lavorare, a lei ci penso io”, “I soldi li gestisco io, tu non sei capace”, “Le donne hanno le mani bucate”. Queste frasi hanno ispirato anche le grafiche di artiste come Costanza Starraba, Shut Up Claudia, Elisa Puglielli, Isabella Bersellini e Martina Filippella. Le loro grafiche e interviste sono disponibili sui canali social Plenitude, per un racconto digitale che amplifica la portata della campagna di sensibilizzazione.
Il contributo di Plenitude si fa concreto nel fornire aiuto alle vittime di violenza, come ha dimostrato Adriaplin, società controllata da Plenitude presente in Slovenia, dando sostegno al CSD Južna Primorska, uno dei 16 Centri per l'assistenza sociale in Slovenia. Dal 2012, questo centro promuove il programma sociale "Casa sicura Kras", un’iniziativa che offre rifugio, assistenza e supporto psicologico a donne e bambini vittime di violenza domestica. Dal 2012 al 2023, "Casa sicura Kras" ha accolto 329 persone (163 donne e 166 bambini). Adriaplin ha contribuito attivamente al progetto con un’erogazione liberale destinata alla ristrutturazione e all'acquisto di arredi e attrezzature per la casa situata nel comune di Ilirska Bistrica (Bisterza).
La promozione di una cultura del rispetto e della parità di genere è un'azione continua per Plenitude, che va ben oltre le singole giornate di sensibilizzazione.
L’impegno di Plenitude è testimoniato anche dalla certificazione per la parità di genere che l’azienda ha conseguito quest’anno, secondo la Prassi di Riferimento UNI PdR 125:2022 e al termine di un processo di audit svolto da Certiquality - primario organismo di certificazione al servizio delle imprese - che ha riconosciuto il percorso dell’azienda nel valorizzare l'equità di genere al suo interno.
Così come dal Report di Sostenibilità e Relazione d’Impatto 2023. Il documento evidenzia che il divario retributivo di genere (calcolato a parità di livello di ruolo e anzianità) è pari a 97* con riferimento, alla retribuzione totale: l’obiettivo è di raggiungere entro il 2025 la piena parità salariale, oltre che la parità di genere all’interno dell’organizzazione (già al 47,7% a fine 2023).
*Gender Pay Ratio calcolato a parità di livello di ruolo e anzianità
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