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Parole indelebili: i segni invisibili della violenza psicologica
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25 novembre 2025

Dopo il focus sulla violenza economica, Plenitude prosegue il suo impegno per il 25 novembre affrontando il tema della violenza psicologica.
Il 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, è un momento fondamentale per riflettere su un fenomeno che ha molte facce, non tutte immediatamente visibili. Se la violenza fisica lascia segni evidenti, esiste una prevaricazione più subdola, silenziosa e ancora più diffusa: la violenza psicologica.
I dati confermano questa realtà. Secondo il Report 2024 dell'Associazione D.i.Re (Donne in Rete contro la violenza), la violenza psicologica è la forma di violenza più frequentemente subita dalle donne che si rivolgono ai centri antiviolenza, riscontrata nell'82,8% dei casi. Un dato in crescita rispetto agli anni precedenti, che vede nella grande maggioranza dei casi come autore della violenza il partner (49,6%) o l'ex partner (24,7%).
“Ti sei inventata tutto” a “Tu pensa a fare solo la mamma”, da “Sei tu che mi fai perdere il controllo” a “Non sai fare niente da sola”, sono solo alcune delle frasi con cui la violenza psicologica si manifesta, esercitando controllo e manipolazione. Plenitude prosegue dunque il suo percorso, focalizzando le iniziative del 25 novembre 2025 sulla sensibilizzazione contro la violenza psicologica. Questo approccio dà continuità a quanto avviato per la Giornata internazionale della donna 2025, quando l'iniziativa "Ballshit" ha acceso i riflettori sugli stereotipi di genere e sulla violenza economica.
Parole Indelebili: rendere visibile l'invisibile
Alla base dell’iniziativa c’è un’idea semplice e potente: anche le parole possono ferire, e le cicatrici, che sul corpo sono invisibili, restano impresse nella psiche, proprio come dei tatuaggi invisibili. "Parole indelebili", quindi, mira a rendere visibile ciò che solitamente resta nascosto, utilizzando il linguaggio artistico per mostrare i segni che le parole possono lasciare. Plenitude ha così collaborato con la tattoo artist La Bigotta per trasformare alcune frasi rappresentative della violenza psicologica in potenti illustrazioni.
Il 25 novembre, le piattaforme di Plenitude diventeranno uno spazio di consapevolezza per le donne che spesso non riescono a vedere i segnali di questa violenza così subdola. E che può esprimersi in tanti modi diversi: dalle critiche costanti alle offese, dalla svalutazione alle minacce.
Saranno inoltre proposti approfondimenti e video-interviste con esperte, per fornire consigli utili su come difendersi da queste dinamiche.
Inoltre, l'attivazione prenderà vita anche sul territorio: nei Flagship Store Plenitude Store e negli uffici dell’azienda saranno distribuiti gratuitamente dei tattoo temporanei, accompagnati da una card che racconta l’operazione e riporta il numero antiviolenza e stalking 1522. Un gesto semplice, ma dal forte valore simbolico: rendere visibile ciò che normalmente resta invisibile, per ricordare che liberarsene è possibile, ma solo se si sceglie di riconoscerle.
Un percorso di consapevolezza interna
Parallelamente all'azione pubblica, Plenitude rivolge un'attenzione specifica alle proprie persone. Il 25 novembre l'azienda ospiterà l'evento interno "Come riconoscere e contrastare la violenza psicologica", trasmesso in streaming a tutte le sedi italiane ed estere. L'obiettivo è aumentare la consapevolezza sui segnali di questa forma di violenza, spesso difficile da identificare.
L'incontro vedrà la partecipazione di due relatrici di grande autorevolezza sul tema: Maria Rita Parsi, psicoterapeuta e Presidente della Fondazione Fabbrica della Pace Movimento Bambino Onlus, e Claudia Di Palma, coordinatrice del Centro Antiviolenza SVS Donna Aiuta Donna di Milano. Riconoscere la violenza psicologica significa identificare quei comportamenti subdoli, invisibili e silenziosi che ledono l'integrità e la dignità della donna, come denigrazioni, controllo e limitazioni della libertà. Il dialogo con le esperte fornirà strumenti pratici per identificare questi segnali, sia su sé stessi sia nelle persone vicine, e comprendere i percorsi per contrastarli.
Un impegno strutturale per la parità
Le iniziative del 25 novembre poggiano su un impegno strutturale che Plenitude, in qualità di Società Benefit, porta avanti ogni giorno. L'azienda ha adottato da tempo la policy "Zero Tolerance contro la violenza e le molestie sul lavoro" e ha attivato strumenti concreti di supporto per le dipendenti vittime di abusi, anche se manifestati al di fuori del contesto lavorativo.
Questi includono una help line attiva 24/7, consulenza psicologica e legale gratuita, la possibilità di cambiare sede o mansione, flessibilità oraria, giorni di permesso retribuito e forme di sostegno economico per spese legali o di emergenza.
Attraverso questi strumenti, Plenitude conferma la propria attenzione nel promuovere un ambiente di lavoro sicuro e inclusivo e nel contribuire attivamente alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere, anche quando si manifesta al di fuori del perimetro aziendale.
Riconoscere le parole che feriscono è il primo passo per disinnescare la violenza. Fornire strumenti di consapevolezza, dentro e fuori l'azienda, è l'azione con cui Plenitude contribuisce ad un cambiamento culturale basato sul rispetto e sulla valorizzazione di ogni individuo.
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