La passione accende i Cultural Hub di Plenitude

18 settembre 2025

cuore di lego


Qual è la scintilla che ci spinge a dare il meglio ogni giorno? Questa domanda ha aperto il primo dialogo dei Plenitude Cultural Hub, l'iniziativa interna a Plenitude per mettere al centro le persone e i valori che le uniscono.

Da dove nasce la passione che alimenta il nostro impegno, giorno dopo giorno, anche nei contesti più sfidanti? Questa domanda ha ispirato i Plenitude Cultural Hub, il nuovo progetto nato per dare voce e corpo ai valori che guidano le persone Plenitude, dentro e fuori la vita professionale. Un'iniziativa che non vuole dare risposte, ma stimolare un confronto aperto.

Un’identità, tanti luoghi per un dialogo globale

Plenitude Cultural Hub è un progetto con una doppia anima: da un lato luoghi fisici, dove la cultura aziendale diventa tangibile, dall’altro spazi di confronto con cicli di incontri pensati per alimentare il dibattito.

Gli Hub fisici sono presenti in tutte le sedi Plenitude nel mondo: aperti e accoglienti, sono progettati per favorire il dialogo e la connessione. Pur mantenendo uno stile unificato che li rende immediatamente riconoscibili, ogni Hub è unico: la sua identità si arricchisce della storia e della cultura del Paese che lo ospita, creando un forte legame tra le radici dell’azienda e le realtà locali. Questo approccio fonde la dimensione globale di Plenitude con quella locale, promuovendo un clima di inclusività e collaborazione che rafforza il senso di appartenenza.

Il primo talk: un mosaico di voci sulla passione

Ma oltre allo spazio fisico, i Cultural Hub sono anche momenti di incontro e confronto: i "Cultural Talk", un ciclo di incontri ideati per dare voce ai valori che ci uniscono, tematizzati nei diversi appuntamenti. Ogni talk prende spunto dalla testimonianza di una figura esterna, invitata per allargare la prospettiva e accendere il dialogo.

Il primo di questi incontri si è aperto con una riflessione sulla passione, valore che ispira idee e azioni. A dare il 'la' al confronto è stata l'esperienza di Giampaolo Ricci, capitano dell'Olimpia Milano. La sua idea di passione non è un'emozione astratta, ma il gesto concreto di portare ogni giorno il proprio 'mattoncino' alla costruzione di un obiettivo comune, nel corso di una carriera che ha vissuto anche difficoltà e battute d’arresto prima della consacrazione con la massima serie e la Nazionale.

Questa testimonianza ha acceso un dibattito che ha attraversato i confini, da Milano al Kazakistan, da Torino alla Spagna. Sono emerse visioni diverse: per alcuni passione è "dare il 100% ogni giorno", per altri "un momento senza limiti di tempo" o, come condiviso dalle persone collegate dal Kazakistan, un'energia interiore che trasforma un "compito" in una "missione" personale. Visioni differenti che descrivono un'emozione viva, con le sue sfide e i suoi alti e bassi. Infatti, anche i "lack of passion" fanno parte del percorso: un "termometro" prezioso per misurare e riscoprire ciò che conta davvero.

Ma come si riaccende la fiamma quando si affievolisce? Le risposte hanno disegnato una mappa di tre elementi chiave: la connessione umana, che si nutre del supporto dei colleghi, degli amici e di obiettivi condivisi; il senso di appartenenza a un progetto comune, dove il contributo di ognuno è essenziale; l'equilibrio personale, ritrovato nel contatto con la natura, con gli affetti personali e con la parte più creativa del proprio io.

 Costruire insieme la nostra cultura

Questo primo incontro è stato più di una conversazione: è stato un atto di co-creazione. I Cultural Hub nascono proprio per questo: trasformare le riflessioni in un'interpretazione condivisa dei principi che guidano il lavoro. Le voci e le esperienze di ogni talk andranno a comporre uno storytelling globale, un modo per rendere la cultura Plenitude visibile e tangibile attraverso il racconto di chi la vive ogni giorno. Il dialogo è appena iniziato.

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