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Campo fotovoltaico

I numeri del fotovoltaico
in 5 foto

 

Quanta energia produce un parco fotovoltaico? Funziona quando piove? Abbiamo risposto con 5 immagini a queste e altre curiosità sulla tecnologia fotovoltaica.

16 febbraio 2024

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La suggestiva vista dall’alto di un parco fotovoltaico, dove la luce del sole si riflette sulla superficie dei pannelli. L’orientamento e l’inclinazione dei moduli vengono sempre scelti in funzione dello spazio e della superficie a disposizione con l’obiettivo di massimizzare la produzione di energia elettrica. Le strutture di fissaggio e supporto sono di due tipi: fisse o motorizzate (tracker). E se piove o il cielo è nuvoloso come nella foto? Seppur con meno intensità, i raggi del sole raggiungono comunque la superficie dei pannelli consentendo, anche con nebbia o pioggia, di produrre un po’ di energia. Tutti gli impianti sono telemonitorati, cioè è possibile conoscere in tempo reale i principali parametri di produzione e performance.

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I pannelli fotovoltaici, che misurano circa 1 metro per 2, sono l’elemento che cattura e trasforma la radiazione solare in energia elettrica attraverso le celle in silicio di cui sono costituiti. Più moduli connessi tra di loro in serie formano una stringa. Le strutture di fissaggio sorreggono e fissano i moduli con il giusto orientamento e inclinazione. Nel caso di tracker (motorizzati) questi seguono il movimento del sole lungo il cielo e regolano di conseguenza la loro inclinazione. L’inverter raccoglie l’energia generata dai moduli fotovoltaici (corrente continua) e la convertono in corrente alternata (CA) per poi immetterla nella rete di alimentazione e distribuzione. Curiosità: ogni anno si procede alla pulizia della superficie dei pannelli fotovoltaici, generalmente in primavera, per rimuovere con acqua demineralizzata le impurità che si depositano e che possono alterare le performance e la capacità produttiva dell’impianto fotovoltaico.

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Quanto può essere esteso un parco fotovoltaico? Nel Nord della Francia il parco fotovoltaico Plenitude a Athies-Samoussy, con 100 Ettari di estensione, è una delle dieci principali centrali di energia solare nel paese e produce circa 90 GWh all'anno, equivalenti al consumo domestico di 40.000 famiglie. In Italia invece, per via della sua geografia, gli spazi disponibili sono più piccoli seppur la resa sia piuttosto elevata: in circa 2 ettari di terreno si possono generare poco meno di 2 GWh di energia elettrica dal sole. Plenitude in Italia ha installato una potenza di 150 MegaWatt, di cui molti presso siti produttivi Eni: Assemini e Porto Torres in Sardegna, Gela in Sicilia, Trecate e Volpiano in Piemonte. Alcuni di questi impianti sono stati realizzati su spazi industriali precedentemente bonificati, quindi terreni che non sono in competizione con la produzione agricola e di allevamento. 

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Quanto tempo è passato dal 1839, quando fu notata in laboratorio una produzione di elettricità dal sole, al primo pannello fotovoltaico? 40 anni. Ma solo a partire dagli anni 60 del secolo scorso è diventato un prodotto destinato a utenti privati. In Italia il primo pannello fotovoltaico è stato installato, nel 1979, nel Passo della Mandriola sull’Appennino cesenate. E pensando alle innovazioni, lo sapete che oggi alcuni tipi di pannelli fotovoltaici sono bifacciali? Proprio così: sono in grado di generare energia anche con il lato posteriore rivolto verso il terreno! Questo grazie alle celle di silicio rivolte anche verso il basso che permettono di raccogliere la radiazione di luce riflessa dal terreno e dall’ambiente circostante (chiaramente in quantità minore rispetto al lato rivolto al sole). 

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La tecnologia fotovoltaica è fondamentale per la resa di un pannello. L’innovazione è un driver indispensabile per rimanere al passo con i tempi e assicurare così i prodotti più performanti per produrre energia da fonti rinnovabili. Per Plenitude, società benefit di Eni, la ricerca non si ferma mai. Come accade ad esempio nel Renewable, New Energies and Material Science Research Center di Novara, in Piemonte. Un centro di eccellenza dedicato alle rinnovabili, all’economia circolare e allo stoccaggio di energia. Un luogo dove l’innovazione e il digitale giocano un ruolo decisivo per accelerare la trasformazione verso la neutralità carbonica. 

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