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Nei mesi scorsi l’azienda ha avviato un corso interno per formare i nuovi IT Solution Architect, figure professionali centrali nella gestione di sistemi informatici complessi.
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Immaginiamo un sistema informatico complesso, come una grande città virtuale, dove non ci sono quartieri, vie, scuole o metropolitane, ma un ecosistema digitale altrettanto strutturato fatto di diversi componenti che devono interagire in modo armonioso per garantire il funzionamento di un'azienda, un'organizzazione o un servizio online. Il Solution Architect è l'architetto di questo mondo digitale, la figura professionale che traduce le esigenze del business in soluzioni tecnologiche concrete, il problem solver che trova il modo di far funzionare tutto in modo efficiente e sicuro. È un ruolo complesso e sfaccettato, che richiede competenze tecniche approfondite, una visione strategica e la capacità di lavorare in team e collaborare con altre divisioni e stakeholder.
Nei mesi scorsi, Plenitude ha confermato il suo impegno per la formazione dei dipendenti - come testimoniano le 84.706 ore di formazione erogate (una media di 34,5 ore per dipendente)[1] nel 2023 su soft skills ed altre competenze tecniche - avviando un percorso all'avanguardia per formare la figura professionale degli IT Solution Architect, con un corso sviluppato in collaborazione con Cefriel, centro di innovazione del Politecnico di Milano che ha coinvolto 25 professionisti IT interni in Plenitude, tra i 30 e 50 anni, che hanno avuto modo di approfondire gli strumenti necessari per creare modelli di lavoro pratici e replicabili nelle sfide quotidiane.
«La formazione intrapresa ha portato a un cambiamento significativo nelle modalità di lavoro dei colleghi – spiegano Giuseppe Viviani e Lorenzo Riccardo Timo, promotori del corso -. In precedenza, le attività di analisi e disegno delle soluzioni IT a supporto del business venivano esternalizzate, mentre ora sono gestite internamente. Questo non solo ha aumentato l'efficienza, ma ha anche potenziato le competenze del personale interno, riducendo i costi e aumentando il controllo».
[1] Fonte: Report di Sostenibilità e Relazione di impatto di Plenitude 2023
Il corso, articolato in tre aree chiave (Metodologie, Modellazione e Tecnologia), ha promosso l’utilizzo di un linguaggio di comunicazione condiviso tra team IT e Operations, formando IT Solution Architect capaci di gestire sistemi complessi, integrando tecnologie tradizionali con innovazioni con le principali tecnologie di mercato presenti nella mappa architetturale di Plenitude.
«La collaborazione di tutte le funzioni necessarie alla realizzazione delle iniziative progettuali, come Business, IT e Sicurezza, ha permesso di sviluppare soluzioni che rispondono alle esigenze del cliente, coerenti con le tecnologie IT. Questo assicura la qualità richiesta per i prodotti o servizi prima del loro ingresso sul mercato» continuano Giuseppe Viviani e Lorenzo Riccardo Timo.
Durante la formazione, i partecipanti hanno approfondito le migliori pratiche per progettare, realizzare e gestire sistemi informatici complessi, utilizzando linguaggi di modellazione standard (Archimate, BPMN) per migliorare la qualità del sistema e la comunicazione tra i professionisti coinvolti. Inoltre, hanno esplorato l'architettura orientata ai servizi per l'integrazione e lo sviluppo di sistemi scalabili, come per esempio i microservizi.
Questo percorso formativo non è solo un investimento di Plenitude nello sviluppo delle competenze dei propri dipendenti, ma un impegno a costruire un ambiente in cui l'apprendimento continuo sia la chiave per affrontare le sfide tecnologiche di oggi e di domani. Una visione fondamentale per il la crescita a medio e lungo termine, non solo nel settore IT.
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