Pale
solitamente sono tre, progettate per catturare la massima quantità di energia dal vento. Possono raggiungere lunghezze impressionanti, fino a 80 metri o più, e sono realizzate in materiali leggeri ma resistenti, come la fibra di vetro.
L’energia elettrica prodotta dai parchi eolici onshore e offshore fa parte del mix di rinnovabili che sostengono la transizione energetica in atto. Storia, curiosità, tecnologia dell’energia che nasce dal vento.
“Avere buon vento” è un augurio di buona sorte mutuato nell’immaginario comune dalla navigazione. L’immagine stessa delle vele spiegate è segno di successo e di progresso. Forza primordiale e inarrestabile, il vento ha da sempre affascinato e intimorito l'umanità. Sin dall'antichità, abbiamo cercato di imbrigliarne l'energia, dapprima per muovere le navi e macinare il grano, poi per generare elettricità. Oggi, l'energia eolica rappresenta una tra le fonti rinnovabili più promettenti e il suo apporto è ritenuto strategico nella transizione energetica in atto.
L'intuizione di sfruttare la forza del vento risale a millenni fa. I primi mulini a vento, infatti, comparvero in Persia già nel VII secolo d.C., mentre in Europa si diffusero ampiamente nel Medioevo. Tuttavia, solo nel XIX secolo, con l'avvento dell'elettricità, si sviluppò l’idea di trasformare l'energia cinetica del vento in energia elettrica.
La nostra storia dell'energia eolica inizia proprio da qui, dai primi tentativi pioneristici di combinare una tecnologia antica come quella dei mulini con l'elettricità.
Per spiegare l’energia eolica partiamo da quando il vento incontra le pale della turbina eolica, progettate con una forma aerodinamica simile a quella delle ali di un aereo. Il vento, scorrendo sulle pale, crea una differenza di pressione tra la parte superiore e inferiore, generando una forza di portanza che spinge le pale a ruotare attorno all'albero principale. Questo movimento rotatorio viene trasmesso all'interno della navicella, dove un moltiplicatore di giri accelera il moto dell'albero principale fino a 1.500-1.800 giri al minuto. L'albero principale lavora a bassi regimi di rotazione ed è poi collegato ad un moltiplicatore di coppia/giri che trasferisce la forza cinetica ad un generatore elettrico che, sfruttando il principio dell'induzione elettromagnetica, converte l'energia meccanica di rotazione in energia elettrica sotto forma di corrente alternata (AC) alla frequenza di rete. Successivamente dopo essere stata elevata di tensione da un trasformatore viene immessa in una sottostazione elettrica che a sua volta innalza ulteriormente la tensione per allinearla con quella della rete elettrica pubblica e quindi all’immissione nella rete stessa.
solitamente sono tre, progettate per catturare la massima quantità di energia dal vento. Possono raggiungere lunghezze impressionanti, fino a 80 metri o più, e sono realizzate in materiali leggeri ma resistenti, come la fibra di vetro.
è l'insieme delle pale e dell'albero principale. Il suo funzionamento si basa sul principio della portanza aerodinamica: le pale hanno una forma asimmetrica, con una superficie superiore curva e una inferiore piatta. Quando il vento scorre sulle pale, crea una differenza di pressione che genera una forza di sollevamento, facendo ruotare il rotore.
situata in cima alla torre, ospita i principali componenti della turbina cioè
in acciaio o cemento armato, sostiene la navicella e le pale a un'altezza ottimale per catturare il vento. Questa, mediamente, può variare da 80 a 140 metri, a seconda della potenza della turbina e delle caratteristiche del sito.
Le turbine, pur essendo installate a notevole distanza l’una dall’altra, sono spesso raggruppate per formare i cosiddetti parchi eolici. Questi possono essere sia a terra (onshore) sia in mare aperto (offshore).
L'energia eolica, al pari di altre fonti di energia rinnovabile, offre una serie di vantaggi significativi, dal contributo alla transizione energetica all’impatto positivo su economia e occupazione. Vediamo i principali.
Nonostante i vantaggi che abbiamo enumerato, l’utilizzo dell’energia eolica ha dovuto superare una serie di ostacoli che ne hanno frenato a lungo lo sviluppo. Affrontare queste sfide ha permesso di accelerare il progresso dell’eolico sotto molteplici punti di vista.
Secondo i dati del Global Wind Energy Council (GWEC) il 2023 è stato l’anno migliore per l’eolico a livello mondiale con il superamento, per la prima volta, di un 1 TW di capacità totale cumulata. Un risultato raggiunto grazie ai nuovi 117 GW di potenza complessivamente installati nel 2023 che hanno fatto segnare un aumento del 50% su base annua. Si tratta però di numeri ancora non in linea con quanto previsto dall’Agenda 2030: sempre secondo il Global Wind Energy Council, infatti, per raggiungere gli obiettivi fissati sarà necessario installare altri due TW di capacità aggiuntiva entro il 2030. Plenitude partecipa attivamente a questo impegno collettivo con impianti in USA, Kazakistan, Regno Unito, Francia, Spagna. L’ultimo biennio, in particolare, è stato segnato dall’avvio di progetti di ampio respiro, in particolare Green Volt, nel Mare del Nord, destinato a diventare un punto di riferimento per i parchi eolici su fondazioni galleggianti e il Dogger Bank Wind Farm nel Regno Unito che una volta terminato, con i suoi 3,6 GW di potenza, sarà il maggior parco eolico offshore al mondo.
In Italia sono in fase di sviluppo diversi progetti che riguardano tanto l’eolico onshore quanto l’offshore , soprattutto nel sud della penisola dove le condizioni climatiche e morfologiche rendono particolarmente indicata questa tecnologia di produzione di energia da fonti rinnovabili. È il caso del comune di Borgia (Cz), in Calabria, dove a luglio 2024 è diventato operativo un parco eolico da 39 MW. L'impianto, costituito da nove aerogeneratori di ultima generazione, secondo le stime, potrebbe produrre annualmente 84 GWh di energia elettrica, pari al fabbisogno annuale di oltre 30.000 famiglie*. Scopri a questo link dove sono dislocati i nostri impianti.
* Calcolo basato sul consumo medio annuo stimato di elettricità in Italia pari a 2.700 kWh/anno secondo i dati pubblicati da Arera nella Relazione Annuale 2023.
Nel Mare del Nord, Vårgrønn, la joint venture norvegese tra Plenitude e HiTecVision, insieme al partner Flotation Energy, costruirà GreenVolt, il più grande parco eolico galleggiante al mondo, con una capacità fino a 560 MW.
In uno scenario di continuo cambiamento come quello dell’energia caratterizzato da complessità di varia natura servono tecnologie, investimenti, costanza e impegno. Questo significa che c’è una grande opportunità di accelerazione della transizione grazie
Quanto è alta una torre con una turbina? Quanti pezzi compongono un rotore? Scopri con 4 immagini le curiosità sui parchi eolici per produrre energia elettrica.