SOSTENIBILITÀ • Articolo • 03 Ott 2024
Plenitude e CESVI: un'alleanza contro la povertà educativa
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Il progetto che porta nelle scuole primarie temi come l’uso sostenibile dell’energia, il consumo energetico consapevole ed efficiente, la transizione energetica e quella digitale.
08 novembre 2024
In un mondo che cambia velocemente, dove la sostenibilità ambientale e digitale sono sfide cruciali, Plenitude investe nello sviluppo di capacità e talenti di bambine/i e adolescenti. Con il progetto “Più conosco, meno consumo”, lanciato in collaborazione con FEEM (Fondazione Eni Enrico Mattei), Eniscuola e ANP (Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola, già Associazione Nazionale Presidi), si promuove l'uso responsabile dell'energia e delle tecnologie fin dalle scuole primarie. Un impegno che si rinnova con la terza edizione del progetto, lanciata a Roma al Centro Congressi Eni lo scorso 15 ottobre, in concomitanza con la premiazione delle scuole che hanno partecipato alla scorsa edizione.
«È con grande orgoglio che Plenitude sostiene il progetto “Più conosco, meno consumo”, che ci permette di rendere concreto il nostro impegno a diffondere la cultura dell’uso sostenibile dell’energia, una delle finalità di beneficio comune dichiarate nello statuto societario che ci siamo dati in qualità di Società Benefit, con un particolare focus sulle nuove generazioni».
«È con grande orgoglio che Plenitude sostiene il progetto “Più conosco, meno consumo”, che ci permette di rendere concreto il nostro impegno a diffondere la cultura dell’uso sostenibile dell’energia, una delle finalità di beneficio comune dichiarate nello statuto societario che ci siamo dati in qualità di Società Benefit, con un particolare focus sulle nuove generazioni».
«Il progetto “Più conosco, meno consumo” - racconta Pasquale Pesce, Sustainable Development Projects Manager Plenitude - ha come obiettivo quello di aumentare le competenze di alunni, alunne e insegnanti per compiere scelte più consapevoli e sostenibili nell'utilizzo dell'energia, delle tecnologie digitali e, più in generale, nella qualità della presenza online».
Il progetto nell’anno scolastico 2023/2024 ha coinvolto 1900 bambine e bambini e 230 docenti e dirigenti scolastici di 27 scuole primarie, dislocate in 9 regioni.
«Eniscuola è da sempre impegnata a sostenere iniziative formative sull’importanza dell’energia e dell’ambiente. Il progetto “Più conosco, meno consumo” riesce in maniera semplice ed efficace a formare e sensibilizzare le nuove generazioni su temi importanti come quelli dell’innovazione digitale e della sostenibilità, con una modalità didattica innovativa».
«Eniscuola è da sempre impegnata a sostenere iniziative formative sull’importanza dell’energia e dell’ambiente. Il progetto “Più conosco, meno consumo” riesce in maniera semplice ed efficace a formare e sensibilizzare le nuove generazioni su temi importanti come quelli dell’innovazione digitale e della sostenibilità, con una modalità didattica innovativa».
«Il progetto offre alle alunne e agli alunni percorsi formativi specifici su innovazione digitale (coding, programmazione Arduino) e sostenibilità energetica (uso efficiente delle risorse, mobilità elettrica, etica del digitale), con un approccio che integra STEAM (acronimo di Science Technology Engineering Art Mathematics), pensiero computazionale e robotica. Attraverso la conoscenza del linguaggio informatico, la progettazione degli algoritmi, la programmazione di schede Arduino, la cultura del dato, l’Intelligenza Artificiale, le classi sono chiamate a ideare un artefatto analogico o digitale e a elaborare un manifesto sulla sostenibilità ambientale e digitale. Con "Più conosco, meno consumo", vogliamo dimostrare come una maggiore consapevolezza possa guidare scelte quotidiane più sostenibili a favore dell'ambiente e della società nel suo complesso» continua Pasquale Pesce, che anticipa alcune novità della terza edizione.
«I feedback positivi ricevuti e le nuove tendenze nel mondo del digitale ci hanno portato da un lato a confermare la bontà del percorso intrapreso e dall’altro a innovare il programma formativo includendo anche tematiche legate all’Intelligenza Artificiale Generativa, fornendo alle alunne e agli alunni partecipanti nuove nozioni e strumenti innovativi facilmente fruibili».
«Questo progetto ha anche un'altra importante valenza, ossia la promozione della diversità nelle discipline STEAM. La partecipazione attiva di oltre 1.000 giovani alunne nell'anno scolastico 2023/2024 che si sono cimentate nella robotica di base e nel coding rappresenta una spinta concreta alla partecipazione femminile allo sviluppo delle cosiddette "digital humanities"».
«Questo progetto ha anche un'altra importante valenza, ossia la promozione della diversità nelle discipline STEAM. La partecipazione attiva di oltre 1.000 giovani alunne nell'anno scolastico 2023/2024 che si sono cimentate nella robotica di base e nel coding rappresenta una spinta concreta alla partecipazione femminile allo sviluppo delle cosiddette "digital humanities"».
Alfonso Benevento, Responsabile scientifico del progetto e membro dell'ANP, ha risposto ad alcune domande sul progetto, offrendoci il suo punto di vista sull’esperienza che alunni e docenti hanno vissute durante le fasi di “Più conosco, meno consumo”.
1) Qual è il livello di interesse e di consapevolezza degli studenti sui temi della sostenibilità?
«Spesso i più piccoli conoscono poco questi temi, perché a scuola non se ne parla ancora abbastanza. Il progetto interviene per colmare questa lacuna, con un approccio graduale che avvicina i bambini ai concetti chiave in modo semplice e coinvolgente, calando temi astratti nella loro realtà quotidiana. L'integrazione della dimensione digitale, con l'utilizzo di strumenti come Arduino e l'intelligenza artificiale, amplifica ulteriormente il loro interesse. Pensiamo all'entusiasmo che si crea in classe quando si sperimenta con la robotica».
2) Come sono state individuate le scuole che si sono distinte e sono state premiate lo scorso 15 ottobre?
«Abbiamo premiato le scuole che hanno dimostrato non solo di apprendere, ma di saper lavorare in gruppo, collaborare e condividere le conoscenze, coinvolgendo anche il territorio. Per esempio, alcune hanno trasformato la Giornata Mondiale per la sicurezza in rete (Safer Internet Day) in una giornata diffusa della sostenibilità ambientale e digitale, mentre altre hanno organizzato eventi aperti al pubblico, per presentare i loro lavori. Iniziative come queste diffondono la cultura della sostenibilità nelle comunità locali e creano maggiore consapevolezza».
3) Il progetto può aiutare la scuola stessa a integrare nei percorsi formativi tematiche STEAM?
«Certamente. Con robotica, coding e pensiero computazionale, il progetto Più conosco, meno consumo rappresenta un vero e proprio cambio di paradigma, aprendo nuovi scenari didattici, in cui la tecnologia diventa uno strumento per imparare in modo attivo e coinvolgente. I docenti possono sperimentare nuove metodologie, e l'entusiasmo di studenti e genitori conferma l'efficacia di questo approccio, che forma i ragazzi sulle competenze del futuro e li motiva ad apprendere».
4) Qual è l'impatto del progetto su studenti e famiglie in termini di coinvolgimento e apprendimento?
«È stato davvero notevole, come dimostra l'incremento esponenziale dei partecipanti, e interessa non solo gli studenti, ma anche le famiglie. Molti genitori, come una mamma che ci ha scritto, hanno scoperto l'impegno di Plenitude per la formazione dei giovani e la promozione di modelli energetici a prova di futuro. La sua frase "Più conosco, meno consumo sta formando mio figlio e, di conseguenza, anche me" racchiude perfettamente l'impatto profondo del progetto a livello familiare».
SOSTENIBILITÀ • Articolo • 03 Ott 2024
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