Ri-generazioni: un patto per il futuro delle periferie

10 novembre 2025


Tre centri educativi nelle aree urbane di Roma, Napoli e Milano diventano laboratori per contrastare la povertà educativa, favorire l’inclusione sociale e promuovere nuove competenze anche nel campo dell’energia.

Le periferie urbane sono organismi complessi, luoghi di contraddizioni dal potenziale a volte inespresso. Operare in questi contesti significa contribuire a innescare processi di trasformazione: rigenerare legami, opportunità e spazi. È questa la filosofia alla base di “Ri-generazioni - Costruire percorsi di bellezza e riscatto con i giovani nelle periferie urbane”, il progetto promosso da Plenitude, insieme a Eni Foundation.

Il progetto è parte integrante dell’impegno non profit di Plenitude che si sviluppa nelle aree della inclusione sociale, del contrasto alla povertà educativa ed energetica. Un’iniziativa concreta che riflette la missione di Plenitude, come Società Benefit, di creare valore condiviso nei territori e nelle comunità in cui opera sostenendo iniziative volte ad uno sviluppo locale sostenibile e inclusivo.

L’iniziativa mira a dare una risposta concreta al disagio educativo e sociale di oltre 400 ragazze e ragazzi tra i 14 e i 18 anni, coinvolgendoli in percorsi per contrastare la dispersione scolastica e promuovere l’inserimento lavorativo. Attraverso la collaborazione con tre enti profondamente radicati nei rispettivi territori, si sta costruendo un modello di intervento multidimensionale che unisce l'accompagnamento psico-sociale alla formazione, con interventi terapeutici, educativi e riabilitativi.

Roma: la bellezza come strumento di riscatto

Nella vasta periferia est della capitale, tra i Municipi VI e VII, l’associazione Fonte di Ismaele opera in un tessuto sociale caratterizzato da condizioni di povertà e marginalità. Qui il progetto “Ri-generazioni” si rivolge a circa 200 minori e si traduce in una comunità socioeducativa che accoglie i giovani offrendo loro percorsi laboratoriali che mettono al centro il concetto di “cura”, attraverso la bellezza.

I ragazzi sono così coinvolti in attività di arte mosaicale per riqualificare le stazioni della metropolitana, in laboratori di giardinaggio per creare giardini sensoriali in aree verdi e in percorsi formativi su competenze digitali come video making, fotografia e graphic design.

  • Fin dalla nostra costituzione, abbiamo avviato laboratori di tutela del verde urbano e d'arte con un duplice obiettivo: realizzare opere che restituiscano e amplino il bene comune e, allo stesso tempo, agire in un'ottica di riparazione del danno provocato da reati o comportamenti antisociali. A questi stessi ragazzi è poi affidata la manutenzione degli spazi allestiti: un modo concreto per sperimentare l'ascolto e la cittadinanza partecipata, prendendosi cura del bene che loro stessi hanno contribuito a creare.
  • Lucia Ercoli - Presidente Fonte di Ismaele

Napoli: costruire comunità nel Rione Sanità

Nel Rione Sanità, quartiere dalla storia complessa e dalla forte densità abitativa, la Fondazione di Comunità San Gennaro Ente Filantropico lavora per contrastare l’alta dispersione scolastica. L'intervento si rivolge a 100 minori e si basa sulla costruzione di Progetti Educativi Individualizzati (PEI), percorsi su misura che includono sostegno allo studio, laboratori artistici, sport, orientamento e inserimento lavorativo.

Ai minori viene affiancata la figura chiave dell’educatore di prossimità, capace di intercettare i bisogni nei contesti informali e attivare una rete di supporto che coinvolge la scuola, i servizi sociali e le famiglie. Sono inoltre previsti percorsi di inserimento lavorativo retribuiti per minori sottoposti a provvedimenti penali o civili, al fine di promuovere la responsabilità personale e l’autonomia offrendo un’alternativa concreta a percorsi di illegalità.

  • Creare una comunità educante significa trasformare il quartiere in un contesto che educa attraverso ogni suo spazio, relazione e gesto, restituendo ai giovani non solo opportunità concrete, ma anche la consapevolezza che il futuro non è qualcosa da subire, ma da costruire insieme. Non basta l’azione del singolo operatore, educatore o insegnante. Serve un’alleanza stabile tra scuole, famiglie, associazioni, parrocchie, istituzioni, imprese sociali e cittadini. Tutti devono riconoscersi come parte attiva e corresponsabile del processo educativo
  • Melania Cimmino – Direttrice Fondazione di Comunità San Gennaro Ente Filantropico

Milano: una risposta alla fragilità psico-sociale

Nella periferia ovest di Milano, nell’area di Lampugnano-San Siro, la cooperativa sociale Varietà affronta una complessa realtà sociale e un aumento del disagio psichico tra gli adolescenti. Il progetto, che coinvolge circa 100 giovani, supporta le attività svolte nel centro diurno e nella comunità residenziale di neuropsichiatria infantile, rivolte a minori che necessitano di un supporto educativo, riabilitativo e terapeutico integrato.

Il percorso è scandito da fasi precise: dall’accoglienza e valutazione delle capacità individuali, al supporto scolastico, fino all’orientamento per l’autonomia e la preparazione al lavoro, con un tutor dedicato a ogni ragazzo.

  • Il mondo educativo e riabilitativo legato alla neuropsichiatria infantile è ampio e variegato: intreccia dimensioni cliniche e sanitarie, ma anche pedagogiche, culturali, quotidiane. È dunque necessario riconoscere che l‘educazione non è solo qualcosa da fare, ma anche qualcosa che “accade” continuamente attraverso tutto ciò che attraversa l’esistenza. Per intercettare e rispondere alle fragilità complesse degli adolescenti di oggi si tratta allora di lavorare con un approccio integrato e riflessivo, che tenga insieme saperi educativi, sanitari e sociali.
  • Samuele Casartelli - Pedagogista, Consigliere Coop. Sociale Varietà e Vicepresidente coop. Borea

L’energia come filo conduttore

Un elemento trasversale e distintivo del progetto “Ri-generazioni” è l’attenzione all’efficientamento degli spazi delle associazioni. Infatti, il progetto prevede che nel corso del 2026 verranno effettuati anche interventi di riqualificazione energetica dei centri educativi dei tre enti. L’azione ha un duplice valore: da un lato, riduce i costi di gestione degli enti, liberando risorse per le attività educative; dall’altro, migliora la qualità degli ambienti, rendendoli più salubri, accoglienti e funzionali.

Nelle tre città, infatti, è prevista l’installazione di impianti fotovoltaici e l’aggiornamento dei sistemi di illuminazione con tecnologia LED a basso consumo. Inoltre, a Milano è prevista l’installazione di un sistema di raffrescamento (condizionatori) per garantire un ambiente confortevole e salùbre ai minori nei mesi estivi.

Oltre agli interventi di riqualificazione energetica, il progetto ha una vocazione anche formativa: a Roma, ad esempio, si terrà un corso di formazione sulle energie alternative - “Corso Energia” - per insegnare ai ragazzi il funzionamento delle fonti rinnovabili, trasformando l’intervento in un’opportunità per acquisire nuove competenze.

Un impegno per il territorio

Il progetto “Ri-generazioni”, della durata di 18 mesi con conclusione a dicembre 2026, punta a essere un modello replicabile grazie alle attività di ricerca per misurarne l’impatto e identificare soluzioni efficaci a sostegno dei minori vulnerabili, documentandone le pratiche.

“Ri-generazioni” rappresenta così non solo un impegno concreto per il futuro delle periferie, ma anche un modello di collaborazione sociale capace di restituire ai giovani e alle comunità nuove opportunità di crescita e inclusione.

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