Viterbo, la Città dei Papi: viaggio nella storia, tra meraviglie medievali e sapori autentici
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18 giugno 2025
Un itinerario alla scoperta di Viterbo, una delle città più affascinanti della Tuscia, nel cuore dell’Italia centrale, all’insegna della mobilità elettrica.
Nel cuore del Lazio settentrionale, ai margini della Maremma e della Valle del Tevere, Viterbo si presenta come una gemma, nonché una delle città medievali meglio conservate d’Italia. Il suo soprannome, “Città dei Papi”, deriva dal periodo in cui fu sede pontificia durante il XIII secolo quando, nel 1257, Papa Alessandro IV fece trasferire qui la Corte Papale.
Ancora oggi, passeggiando tra le sue antiche mura, si respira un’atmosfera sospesa nel tempo, fatta di pietra grigia, piazze raccolte, fontane scolpite e palazzi austeri.
Viterbo è il capoluogo di un territorio più ampio e straordinariamente ricco: la Tuscia. Questo nome antico indica l’area che, nell’alto Medioevo, corrispondeva al dominio etrusco e che oggi si estende nella parte settentrionale del Lazio, lambendo Umbria e Toscana. La Tuscia è una terra di borghi sospesi nel tempo, di necropoli misteriose e di paesaggi rurali che si alternano tra colline di uliveti, laghi vulcanici e boschi fitti e silenziosi.
La Tuscia è anche custode di tradizioni gastronomiche autentiche, di feste popolari antiche e di una bellezza discreta, perfetta per chi cerca un viaggio lento, fatto di emozioni genuine e scoperte autentiche.
La scoperta della Tuscia non può che partire da Viterbo, città perfetta per essere esplorata in auto elettrica grazie alla presenza di numerose stazioni di ricarica individuabili facilmente attraverso l'app Plenitude On the Road.
Cosa vedere a Viterbo - le tappe da non perdere
Il centro storico: un tuffo nel Medioevo
Viterbo vanta uno dei centri storici medievali più estesi d'Europa, racchiuso da possenti mura che si snodano per oltre 4 chilometri, interrotte da torri e porte d’ingresso come Porta Romana e Porta Fiorentina. Le stradine lastricate, le case torri, gli archi e i cortili nascosti raccontano una città rimasta straordinariamente fedele al suo aspetto originale. Tra i quartieri più suggestivi c’è San Pellegrino, autentico cuore medievale, dove il tempo sembra essersi fermato. Qui le scalinate esterne, i profferli (scale esterne coperte da archi), le botteghe artigiane e le piccole locande creano un’atmosfera unica. In primavera, durante l’evento “San Pellegrino in Fiore”, il rione si trasforma in un tripudio di colori, con fiori che decorano ogni angolo. Anche il quartiere di Pianoscarano merita una visita: antica zona di lavandaie e artigiani, conserva fontane storiche, chiese romaniche e vicoli pittoreschi. Dopo la visita, è possibile ricaricare l'auto presso la colonnina On The Road di Plenitude in via Armando Diaz, vicinissima al centro storico, come segnalato dall'app Plenitude On the Road.
Palazzo dei Papi e Duomo di San Lorenzo
Dominando Piazza San Lorenzo, il Palazzo dei Papi è il simbolo della potenza viterbese. Qui, tra il 1268 e il 1271, si svolse il primo conclave della storia della Chiesa, dando origine all’uso della clausura per l’elezione papale. Visitate poi il Duomo di San Lorenzo, dalla sobria facciata romanica e l’interno rinnovato in epoca barocca. Potete trovare una stazione di ricarica a soli 9 minuti di distanza.
Le Terme dei Papi
Viterbo è da sempre legata alle sue acque termali. Le Terme dei Papi, alimentate dalla sorgente del Bulicame già citata da Dante nella Divina Commedia, offrono un’ampia piscina monumentale, trattamenti benessere e fanghi naturali.
Villa Lante a Bagnaia
Poco distante, la frazione di Bagnaia ospita Villa Lante, uno dei più raffinati esempi di giardino all’italiana, con giochi d'acqua, fontane monumentali e terrazze digradanti in perfetto equilibrio tra architettura e natura.
Il Sacro Bosco di Bomarzo
Per una deviazione magica, il Sacro Bosco di Bomarzo, noto anche come "Parco dei Mostri", offre un’esperienza surreale tra sculture ciclopiche di mostri, sfingi e divinità che spuntano inaspettate dalla vegetazione.
La Festa di Santa Rosa e la Macchina di Santa Rosa
Il momento più atteso dell’anno a Viterbo è senza dubbio la Festa di Santa Rosa, patrona della città. Ogni 3 settembre, Viterbo si trasforma in un teatro a cielo aperto per il trasporto della Macchina di Santa Rosa: un evento unico e spettacolare, riconosciuto dall'UNESCO come Patrimonio immateriale dell'Umanità. La Macchina è una gigantesca torre luminosa alta circa 30 metri e pesante oltre 5 tonnellate, portata a spalla da un centinaio di uomini detti Facchini di Santa Rosa. Il trasporto si svolge lungo un percorso di circa un chilometro che attraversa il centro storico, tra due ali di folla commossa ed entusiasta. La Macchina cambia forma ogni cinque anni grazie a nuovi progetti architettonici che fondono tradizione, fede e innovazione. L’emozione che si respira durante il passaggio della struttura illuminata, accompagnata dai cori e dalle grida di incoraggiamento, è difficilmente descrivibile a parole: si tratta di un rito identitario potentissimo, che unisce tutta la città in un'esperienza di fede, storia e passione.
Un viaggio fuori dal tempo
Viterbo è una città che sorprende e affascina. Tra il rigore delle sue architetture medievali, la forza viva delle sue tradizioni popolari e l’autenticità di un territorio autentico, è una meta che garantisce un viaggio emozionante. Proprio quell’appeal che rende i viaggi on the road raccontati nella rubrica travel di Plenitude così speciali: la magia della scoperta, con tutti i comfort di un’auto elettrica.
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